In un periodo in cui si parla spesso di tagli e ottimizzazione dei costi, molte aziende dimenticano che esistono strumenti già attivi, legali e accessibili, che permettono di ridurre il costo del lavoro senza toccare gli stipendi o tagliare il personale.
Ecco una panoramica di 8 leve concrete da conoscere e valutare.

1. Applicare il CCNL giusto

Molte imprese applicano contratti collettivi poco adatti al proprio settore.
Scegliere un CCNL più coerente con la propria attività può portare vantaggi come:

  • minori costi contributivi
  • maggiore flessibilità organizzativa
  • avanzamenti retributivi legati ai risultati, non solo all’anzianità

👉 È perfettamente legittimo cambiare CCNL, se applicato correttamente e con trasparenza.

Per approfondire https://www.tebaldiconsulting.it/bilateralita/

2. Ente bilaterale attivo

L’adesione a un ente bilaterale permette di accedere a servizi e bandi a favore dei lavoratori:

  • contributi per spese sanitarie, scolastiche, familiari
  • sostegno alla formazione
  • agevolazioni in caso di eventi straordinari

Questi benefici, erogati direttamente ai lavoratori, alleggeriscono il peso economico sull’azienda, migliorando anche il clima interno.

Per approfondire https://www.tebaldiconsulting.it/bilateralita/

3. Fondo sanitario integrativo

I fondi sanitari (come Sanarcom) offrono prestazioni sanitarie gratuite o rimborsate ai dipendenti.
Risultato: meno assenze, più serenità e benessere, senza aumentare il costo in busta paga.

Inoltre, i contributi versati al fondo sono deducibili per l’azienda e non tassati per il lavoratore (entro i limiti di legge).

Per approfondire https://www.tebaldiconsulting.it/bilateralita/

4. Fringe benefit e buoni welfare

I fringe benefit sono strumenti flessibili che permettono di erogare valore al lavoratore senza caricarlo di tasse:

  • buoni spesa o carburante
  • rimborsi bollette, affitto o mutuo
  • contributi per istruzione, trasporti o tempo libero

👉 Fino a 1.000 euro (o 2.000 per chi ha figli) nel 2024 sono totalmente esenti da contributi e imposte.

5. Fondi interprofessionali

I fondi come Fonarcom o Fondimpresa permettono di finanziare al 100% la formazione dei dipendenti.
Risultato? Più competenze, più efficienza, meno errori — senza costi aggiuntivi per l’azienda.

Spesso sono sottoutilizzati o non attivati affatto, anche da aziende già iscritte.

Per approfondire https://www.tebaldiconsulting.it/formazione-finanziata/

6. Agevolazioni per nuove assunzioni

Ogni anno escono incentivi per l’assunzione di:

  • giovani under 30
  • donne
  • disoccupati di lunga durata
  • lavoratori svantaggiati

Questi incentivi si traducono in sgravi contributivi parziali o totali, anche fino a 36 mesi.

7. Buoni pasto

I buoni pasto (cartacei o elettronici) sono un’altra forma di retribuzione flessibile:

  • esenti fino a 8 € al giorno (elettronici)
  • deducibili per l’azienda
  • apprezzati dai dipendenti

Sono facili da attivare e gestire, anche con importi contenuti.

8. Indennità di trasferta

Per i lavoratori che si spostano fuori sede, è possibile riconoscere indennità giornaliere esenti da contributi e imposte entro limiti di legge.
Le indennità di trasferta sono:

  • completamente esenti fino a 46,48 €/giorno in Italia
  • deducibili per l’azienda
  • non soggette a tassazione per il dipendente

👉 Se gestite correttamente, rappresentano una forma di retribuzione integrativa a costo ridotto.

✅ Vantaggi per i lavoratori

  • Maggiori tutele (sanità integrativa, welfare, rimborsi)
  • Servizi concreti per la vita quotidiana (spesa, trasporti, bollette, mutuo)
  • Formazione gratuita e qualificante
  • Possibilità di crescita basata sui risultati
  • Meno pressione fiscale su determinati benefit

✅ Vantaggi per le imprese

  • Riduzione del costo del lavoro senza ridurre i salari
  • Maggiore flessibilità nella gestione del personale
  • Incentivi e sgravi contributivi attivabili
  • Più produttività e fidelizzazione del personale
  • Minore assenteismo e miglior clima aziendale

📣 Perchè aspettare?

Ridurre il costo del lavoro non significa solo tagliare, ma conoscere e utilizzare le leve già disponibili nel sistema normativo e contrattuale.
Molti di questi strumenti sono compatibili tra loro e, se attivati correttamente, possono generare un impatto concreto sui costi e un beneficio diretto per lavoratori e impresa.

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